Rogo di Primavalle incendio | |
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Tipo | Incendio doloso |
Data | 16 aprile 1973 |
Luogo | Primavalle |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Comune | Roma |
Coordinate | 41°54′54″N 12°24′49″E |
Obiettivo | La casa del dirigente missino Mario Mattei |
Responsabili | Achille Lollo, Marino Clavo, Manlio Grillo, membri di Potere Operaio |
Motivazione | Violenza politica |
Conseguenze | |
Morti | 2 |
Feriti | 2 |
Mappa di localizzazione | |
Il rogo di Primavalle è stato un attacco, con finalità di incendio doloso compiuto da alcuni aderenti al movimento della sinistra extraparlamentare Potere Operaio nel quartiere popolare di Primavalle a Roma il 16 aprile 1973.[1] Nell'incendio persero la vita Virgilio e Stefano Mattei rispettivamente di 22 e 10 anni, figli di Mario Mattei, segretario locale del Movimento Sociale Italiano.
Furono condannati a 18 anni di reclusione, per incendio doloso e duplice omicidio colposo, oltre che per uso di esplosivo e materiale incendiario - con pena prescritta - tre esponenti dell'organizzazione Potere Operaio, tra cui Achille Lollo, che solo nel 2005 ammise di avere realizzato, con altri, un attentato dimostrativo con una bomba artigianale non esplosa rivolto a Mario Mattei, ma sostenne sempre di non aver incendiato la casa con la benzina.[2] Le effettive dinamiche dell'atto non sono mai state chiarite.[3]
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